Presentazione Squadre 2023: Team Arkéa-Samsic
L’Arkéa-Samsic è arrivata nel WorldTour e ora vuole restarci. La formazione transalpina ha perso Nairo Quintana, uomo faro dell’ultimo triennio, ma è riuscita comunque a rinnovarsi per sostituirlo affidandosi a giovani emergenti e rendendo la squadra ancor di più a trazione francese. Resta importante, però, anche l’apporto dei veterani del team, soprattutto di Warren Barguil e Nacer Bouhanni, che con la partenza di Quintana vengono investiti di responsabilità ancora maggiori di quelle comunque già importanti che già avevano all’interno del team. L’obiettivo stagionale, dunque, sarà inizialmente quello di riconfermarsi sui livelli delle passate stagioni per poi man mano crescere sempre di più approfittando di un calendario che finalmente li vedrà partecipare a tutti gli eventi del WorldTour.
Gli uomini più attesi
Warren Barguil è uno degli uomini a cui sarà richiesto di non far rimpiangere Nairo Quintana. Il corridore francese ha già regalato prestazioni solide nelle sue tante stagioni all’interno del team, pur correndo spesso in appoggio al colombiano, e quest’anno sarà chiamato a crescere ancora. Il transalpino correrà spesso in Italia fino ad arrivare al debutto al Giro, dove proverà a vincere una tappa, come è già riuscito a fare sia al Tour che alla Vuelta. Il classe ’91 sarà poi il capitano del team anche in tutti gli altri appuntamenti che lo vedranno protagonista nello stivale, compresa la Milano-Sanremo, dove dovrà provare ovviamente ad anticipare la volata di via Roma, magari staccando tutti gli altri sul Poggio.
Al momento la Milano-Sanremo non è invece nel programma di Nacer Bouhanni, l’altra colonna portante del team. Il velocista francese, però, è reduce da un brutto infortunio che gli ha fatto saltare gran parte del 2022 ed è quindi possibile che i suoi piani cambieranno in corso d’opera in base a come evolverà la sua condizione. Le alternative per le volate, comunque, mai come quest’anno non mancano, visto che oltre a Dan McLay, piazzato più volte nell’ultima Vuelta, quest’anno arrivano in squadra David Dekker e, soprattutto, Luca Mozzato. Il neerlandese, reduce dalla Jumbo-Visma, è rimasto spesso chiuso da velocisti più forti di lui (cosa che comunque potrebbe accadergli anche qui) e aspetta l’occasione per dimostrare tutte le sue qualità. L’italiano, invece, ha già fatto le sue qualità in maglia B&B ottenendo numerosi piazzamenti, ma gli manca ancora la vittoria, che spera di trovare con la nuova maglia. Il team ha già stilato per lui un programma fino alla Milano-Sanremo compresa, che prevede anche qualche assaggio di pavé in corse minori, e il DS Théo Ouvrard si è detto convinto che sfruttando anche l’ottima resistenza dello sprinter italiano, le sue chance di vittoria potrebbe aumentare in maniera significativa puntando alle volate a ranghi ristretti, che in effetti sono già le situazioni di gara in cui ha ottenuto i migliori risultati della carriera.
Negli sprint ristretti si muove bene anche Hugo Hofstetter, che però sarà utilizzato dal team anche per fare risultato sul pavé, forte dei tanti piazzamenti ottenuti la scorsa primavera. Le classiche saranno il terreno di caccia anche Amaury Capiot, a sua volta tra i migliori del team lo scorso anno e voglioso di dare continuità alla prima stagione in cui è riuscito ad alzare le braccia al cielo (per due volte) dopo tanti anni da eterno piazzato. Per le corse a tappe, invece, oltre a Barguil (che è comunque stato molto vago sulla possibilità di fare classifica al Giro), il pezzo da novanta è il colpo di CicloMercato Clément Champoussin, giovane talento francese che ha già fatto vedere belle cose in maglia Ag2r. Il classe ’98 è stato autore di una spettacolare vittoria di tappa alla Vuelta 2021, che dimostra tutte le sue qualità in salita, ma al momento da quando è passato professionista gli è praticamente sempre mancata la continuità nell’arco della stessa corsa per fare di lui un uomo da classifica. Per il ventiquattrenne è già stato delineato un piano ben chiaro, che lo porterà a guidare il team nei GT entro tre anni, ma che per quest’anno lo vedrà impegnato nella ricerca dei successi di tappa. Almeno questo è il piano che è stato presentato allo stesso corridore al momento dell’ingaggio, come lui stesso ha dichiarato, ma in quel momento c’era ancora Quintana nei piani per il 2023 e chissà che qualche prima piccola occasione importante non possa arrivare già quest’anno dopo la partenza del colombiano.
Andranno poi a caccia di successi di tappa anche Nicolas Edet ed Elie Gesbert, due corridori forti in salita e che fanno dello stile di corse offensivo il proprio marchio di fabbrica. Il primo è un corridore più esperto, che cerca le ultime soddisfazioni della carriera, mentre il secondo, classe ’95, è nel pieno della maturità agonistica ed è chiamato a riscattare un 2022 sotto tono, soprattutto considerando l’ottimo 2021 di cui era stato protagonista. Il team Arkéa-Samsic, comunque, è pieno di uomini che sanno mettersi a disposizione del team, aspettando poi la giornata giusta per prendersi la loro occasione, come ha fatto lo scorso anno Matis Louvel, vincitore della Druivenkoers-Overijse e in generale grande protagonista del finale di stagione dopo aver passato tutto il Tour a lavorare per la squadra. Sono profili simili anche quelli di Clément Russo, Simon Guglielmi, Thibaut Guérnalec, Alan Riou e Laurent Pichon. A questi nomi si aggiunge quest’anno anche quello di Cristian Rodriguez, scalatore spagnolo che sarà molto utile ai capitani nelle tappe di montagna.
Le giovani promesse
La formazione francese ha in rosa corridori di tutte l’età e tra questi non mancano i giovani interessanti. Per noi italiani sarà interessante seguire lo sviluppo di Alessandro Verre, che ha già ricevuto la fiducia del team lo scorso anno, ottenendo vari piazzamenti soprattutto nella prima parte di stagione, idealmente chiusa con il quinto posto al Giro dell’Appenino. Il classe 2001 sarà chiamato a progredire ulteriormente quest’anno, già a partire dai prossimi giorni, quando farà il suo debutto in una corsa WorldTour al Tour Down Under, dove proverà a essere protagonista in salita insieme a Gesbert, che dovrebbe essere il capitano designato.
Dall’Italia è passato anche Andrii Ponomar, fatto passare professionista da Gianni Savio quando ancora era juniores. Il talento ucraino arriva quest’anno nel WorldTour a soli 20 anni, con già due partecipazioni al Giro d’Italia all’attivo, e si è detto pronto a ottenere già qualche successo (magari in corse minori), pur sapendo di dover fare ancora esperienza, soprattutto nelle gare più importanti. Forte in salita e in grado di difendersi a cronometro, il classe 2002 sembra essere un potenziale corridore da corse a tappe per il futuro. Kévin Vauquelin, invece, ha già dimostrato di poter essere un corridore da corse a tappe, soprattutto nel 2022, che l’ha visto chiudere al secondo posto il Giro del Lussemburgo e al Tour Poitou-Charentes e piazzarsi nella generale anche all’Arctic Race of Norway e al Tour of Oman. Il prossimo passo per il classe 2001, corridore anche molto forte a cronometro, è chiaro: iniziare a vincere. Riuscirsi già nel 2023 sembra un’impresa alla sua portata.
Non si può chiedere lo stesso, invece, ai neopro’ Mathis Le Berre, Louis Barré ed Ewen Costiou, che dovranno sfruttare questo primo anno nel WorldTour semplicemente per accumulare esperienza.
Organico Team Arkéa-Samsic 2023
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